20 de julio de 2009 | Entrevistas | Agrocombustibles en Colombia | Derechos humanos | Soberanía Alimentaria
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Nella zona della Vichada, in Colombia, l’incendio delle comunità e delle loro case così come l’azione dei “paracos” (come vengono chiamati i paramilitari in Colombia) con totale impunità rappresentano le due forme principali per far strada alla monocoltura della palma da olio per agrocobustibile che il mondo sviluppato compra.
Così lo ha indicato il pre-informe della delegazione integrata da rappresentanti internazionali che ha visitato questa regione del dipartamento di Meta per verificare gli impatti dell’espansione delle colture agrocombustibili in materia di diritti umani e sovranità alimentare.
Radio Mundo Real ha registrato le riflessioni e le relazioni dei delegati al loro ritorno a Bogotá, tra le quali si gestisce un progetto per l’impianto di sei milioni di ettari di palma in questa regione. Le conseguenze di questo megaprogetto già si fanno sentire nelle comunità locali, tre delle quali sono state sfollate direttamente con il fuoco.
Inoltre, una volta che i delegati hanno informato la rappresentanza dei Paesi Bassi di fronte il governo colombiano come parte del lavoro politico della Missione, hanno verificato che questo Stato europeo sta finanziando un “progetto pilota” per un totale di due milioni di euro per la introduzione di “palma da zucchero”, l’ultima innovazione del “capitalismo verde”.
Camila Moreno, integrante dell’organizzazione Terra di Diritti, ha seganalato che si tratta di una strategia del governo colombiano dato che queste colture permettono la vendita di buoni di carbonio e, formalmenten non rappresenterebbero una monocoltura giacchè questa palma dolce avrebbe quattro varietà.
traduttrice: Giorgia Scurato
Imagen: Radio Mundo Real
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