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18 de julio de 2010 | | |

Un passo avanti

Argentina approva legge di matrimonio tra persone dello stesso sesso

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Lacrime, salti e grida di allegria sono state alcune delle espressioni delle migliaia di manifestanti riuniti davanti al Congresso argentino nella mattina di questo giovedì, quando è stato annunciato che alla fine è stato approvato il progetto di legge che permette il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Questa legge, che converte l’Argentina nel primo paese in America Latina ad approvare una norma di questo tipo, era stata fortemente rifiutata dai settori più conservatori della Chiesa, che durante gli ultimi giorni avevano intensificato un’aggressiva offensiva per ostacolarla.

Il progetto, approvato con 33 voti a favore, 27 contro e 3 astensioni, è stato deliberato dopo 14 ore di roventi discussioni che hanno avuto momenti di picco come lo scambio avvenuto verso la fine tra il presidente del blocco dirigente del Fronte per la Vittoria, Miguel Ángel Pichetto, e la senatrice del Peronismo Federale, Liliana Negre de Alonso. Pichetto ha qualificato certe posizioni della senatrice vicine alla “Germania nazista”, e si sono segnalati vincoli della senatrice con il gruppo ultra conservatore cattolico Opus Dei.

Negre de Alonso, che stava promuovendo un progetto di unione civile che veniva promozionato come un’alternativa di conciliazione di tutte le posizioni – ma che tuttavia era stato rifiutato dagli attivisti a favore del matrimonio perchè, tra l’altro, impediva l’adozione alle coppie omosessuali – è scoppiata a piangere nel tentativo di difendersi.

Nel discorso di Pichetto erano presenti anche critiche dirette alla posizione adottata dalla Chiesa Cattolica sul tema, accusata di portare agli estremi il dibattito.
Le posizioni della Chiesa Cattolica e della senatrice Negre de Alonso sono state criticate anche dalla comunità omosessuale mentre veniva festeggiata la decisione adottata dai parlamentari.
“Hanno vinto la no discriminazione, l’uguaglianza e la democrazia. È legittimo che ci sia un settore della società che non sia d’accordo. Ciò che non sta bene è che cerchi di imporlo alla società nel suo insieme”, ha segnalato María Rachid, titolare della Federazione Argentina di Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali, in dichiarazioni raccolte dal quotidiano argentino La Nación.

Rachid ha indicato che la legge aiuterà le famiglie formate da membri dello stesso sesso a vivere con maggiore libertà, e ha affermato che ancora c’è da fare molto per raggiungere l’uguaglianza

Tradutrice: Giorgia Scurato

Imagen: www.lgbt.org.ar

(CC) 2010 Radio Mundo Real

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