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29 maggio 2006 | |

Denunciate altre uccisioni di contadini in Paraguay

Il gruppo argentino Grupo de Reflexion Rural (GRR) ha denunciato lo scorso fine settimana un aumento della violenza paramilitare in Paraguay. Il gruppo ha accusato le cosiddette "guardie cittadine" - che rispondono agli interessi degli imprenditori di soia - per l’assassinio del leader contadino erapio Villasboa, membro del Movimento Contadino Paraguaiano.

Secondo quanto riferisce il gruppo, questo assassinio sarebbe collegato al fatto che la sorella del contadino, Petrona Villasboa, è una delle principali leader della Confederazione Nazionale delle Donne Rurali e Indigene (CONAMURI), e che negli ultimi tre anni è anche stata una delle principali leader dell’opposizione alla soia geneticamente modificata.

Petrona ha moltissime ragioni: suo figlio, Silvino Talavera, è morto per gli effetti di sostanze agrotossiche nel dipartimento di Itapua, nel gennaio del2003. Gli agrotossoci che hanno ucciso il ragazzo sono stati spruzzati da aeroplani utilizzati nei campi di soia, appartenenti ai produttori Lauro Laustenlagger ed Hernan Schlender.

Dopo che i produttori di soia sono stati condannati, la madre di Silvino ha ricevuto parecchie minacce di morte da parte di altri produttori della zona.

Nel caso del fratello dell’attivista, il gruppo argentino assicura che Serapio è stato "brutalmente pugnalato" undici volte. Questo è un altro caso di uncontadino assassinato dai "civili armati organizzati", ha aggiunto il gruppo. Ed afferma che le cosiddette "guardie cittadine" sono organizzazioni paramilitari formate da 13.000 effettivi "addestrati ed armati".

L’organizzazione argentina ha denunciato che almeno 10 contadini sono stati assassinati negli ultimi mesi, solo nella regione di San Pedro, nel centro del paese.

Il gruppo ha aggiunto che le "pratiche illegali" di questi gruppi includono irruzioni, torture ed arresti.

L’impunità con la quale operano i gruppi paramilitari sembra non avere limiti. Secondo le organizzazioni contadine, il Ministero degli Interni "è perfettamente a conoscenza" dei crimini commessi dalle guardie cittadine, ma non ha intrapreso alcuna azione per fermare le loro attività.

Il documento elaborato dal gruppo argentino assicura che "i produttori di soia e i proprietari terrieri" finanziano i gruppi paramilitari per perseguitare i leader contadini.

Nel frattempo, il Ministero degli Interni tiene una benda sugli occhi riguardo la situazione. Le autorità di polizia considerano questi gruppi armati "partner strategici", che lavorano come "eserciti di riserva" che inoltre non costano nulla allo stato.

In questo modo, poliziotti e paramilitari possono affrontare la "crescente violenza e criminalità" dei principali centri urbani del paese, dove vivono molti dei contadini che sono stati cacciati dalle loro terre dalle monocolture di soia geneticamente modificata.

Fonti: Grupo de Reflexion Rural

Traduzione di Elena Tagliata - Progetto Terre Madri - Traduttori per la Pace - Radiomundoreal - www.terremadri.it - www.traduttoriperlapace.org

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