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6 aprile 2006 | |

“La mobilitazione continua punta all’affermazione di un’impresa statale che veda la partecipazione dell’utenza e dei lavoratori”

Mobilitazione in difesa dell’acqua

La multinazionale dell’acqua Suez avrebbe già stabilito di ritirarsi dal consorzio Aguas Cordobesas, che fornisce acqua potabile alla città argentina di Cordoba, situata nel centro del Paese e capitale dell’omonima provincia.

Tale decisione sarebbe condivisa dall’impresa spagnola Aguas de Barcelona che, insieme alla Suez, è il socio maggioritario del consorzio.

La notizia è stata diffusa la scorsa domenica dal giornale cordobese La Voz del Interior, che ha dichiarato di aver ottenuto l’informazione da “affidabili fonti francesi al corrente delle decisioni prese a Parigi (capitale della Francia), e successivamente confermata da funzionari del Governo Provinciale (di Córdoba)”.

Tuttavia, nel numero di martedì di La Voz del Interior, il Ministro dei Lavori e dei Servizi Pubblici della provincia, Hugo Testa, sostiene che il governo non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali da parte della Suez in cui si annuncia il ritiro da Aguas Cordobesas.

Eppure fra i movimenti sociali della zona e all’interno del governo stesso della provincia, si riscontra la convinzione che la Suez lascerà Cordoba.

La ditta, di base in Francia, ha già rescisso il contratto con la provincia argentina di Santa Fe, confinante ad est con Cordoba, e con quella di Buenos Aires, situata nella parte orientale del Paese, dove era operativa nella capitale federale (l’omonima città di Buenos Aires) e in diverse regioni dell’area suburbana della città.

I corrispondenti di Radio Mundo Real in Argentina e membri di Amici della Terra Buenos Aires, Raquel Schrott ed Ezequiel Miodownik, hanno intervistato Luis Bazán, coordinatore della Comisión Popular por la Recuperación del Agua [Commissione Popolare per la Riappropriazione dell’Acqua, N.d.T.] di Cordoba. Bazán è anche Segretario Generale del Sindacato delle Opere Sanitarie di Cordoba.

L’intervistato ha riferito a Radio Mundo Real che “il processo di Cordoba è giunto alla fase terminale di un periodo di consulte con il gruppo multinazionale condotto dalla Suez, dal momento in cui è stato confermato il suo ritiro anche da Cordoba”.

“Si apre una nuova epoca in cui la Commissione e il Sindacato, iniziano a pretendere la creazione immediata di una politica di gestione statale che preveda la partecipazione dell’utenza, dei lavoratori, degli organismi tecnici e scientifici, eccetera, per giungere alla riconquista di una sovranità popolare su una risorsa essenziale per la vita come l’acqua”, ha aggiunto Bazán.

Il nostro intervistato si è dimostrato soddisfatto giacché il governo provinciale, presieduto da José Manuel de la Sota, ha ritrattato sulla “rovinosa rinegoziazione che aveva istituito lo scorso dicembre”, che aveva sollevato “mobilitazione e indignazione popolari”.

Il 28 dicembre 2005 il parlamento cordobese ha approvato il rinnovo del contratto con Aguas Cordobesas.

Gustavo Spedale, un altro membro della Comisión Popular por la Recuperación del Agua, aveva riferito a Radio Mundo Real in marzo, che il 28 dicembre 2005 Aguas Cordobesas aveva prorogato il proprio contratto per altri 20 anni con facoltà di ritoccare le tariffe ogni sei mesi e di aumentare il costo dell’erogazione del servizio idrico.

La cittadinanza cordobese, però, si è organizzata, ha convocato assemblee in diversi quartieri della città per approfondire la questione dell’acqua. Bazán ha affermato che “venerdì abbiamo tenuto un incontro aperto alla cittadinanza nella sede municipale della città in cui i delegati delle circoscrizioni hanno ratificato la necessità di annullare il contratto (con la Suez) e la statalizzazione del servizio”.

Il coordinatore della Comisión Popular por la Recuperación del Agua di Cordoba ha dichiarato che “il governo sta ritardando la conferma formale del ritiro (della Suez) con lo scopo di manipolare il trasferimento dei benefici da questo gruppo multinazionale ad altro settore”.

“Ma è chiaro che si tratti di una manovra squisitamente politica, visto che il panorama politico nazionale, e la mobilitazione continua puntano all’affermazione di un’impresa statale che veda la partecipazione dell’utenza e dei lavoratori”, ha sottolineato Bazán.

* Intervista realizzata nel contesto del Programma Argentina Sostenibile, iniziativa di varie organizzazioni ecologiste e sociali del Paese.

Tradotto da Orsetta Spinola – Revisione di Cecilia Silveri progetto Terre Madri – Traduttori per la Pace – Radiomundoreal – www.terremadri.it - www.traduttoriperlapace.org

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