Archivo Radio Mundo Real

Contents

Questo é l´archivo di Radio Mundo Real fino al 2007.
Per leggere/ascoltare la notizie di oggi: www.radiomundoreal.fm

30 giugno 2006 | |

Un rapporto stilato dalla Facoltà di Scienze uruguaiana avverte che le fabbriche di cellulosa del Paese provocheranno un grave impatto sul fiume Uruguay

Le fabbriche di cellulosa che la spagnola ENCE e la finlandese Botnia stanno installando nella città uruguaiana di Fray Bentos, nell’ovest del Paese, avranno un “grave impatto sul fiume Uruguay” e “la maggior parte degli effetti saranno letali e cronici”.

Questo è quanto riporta uno studio elaborato da un gruppo di docenti della Facoltà di Scienze dell’Università della Repubblica dell’Uruguay, approvato dalle autorità di questo istituto.

Nel frattempo, i lavori di costruzione della cartiera Botnia sono paralizzati da due giorni.

Secondo la radio uruguaiana El Espectador,l’Ispettorato Generale del Lavoro di questo Paese ha sospeso preventivamente l’utilizzo delle gru della Botnia, dopo il verificarsi di diversi incidenti in un mese, uno dei quali è costato la vita ad un lavoratore.

Secondo il settimanale uruguaiano Búsqueda, il docente di Geomorfologia della Facoltà di Scienze e uno dei realizzatori dello studio, Daniel Panario, ha dichiarato che le fabbriche di cellulosa avranno un forte impatto sul fiume Uruguay, soprattutto a causa della grande quantità di fosforo e azoto che andranno a riversarsi nel fiume.

Panario ha spiegato che il fiume Uruguay “contiene già tracce di fosforo e azoto” e che una saturazione di questi elementi provocherà un “incremento della presenza di alghe tossiche” ed un “grave rischio per la salute”.

Il documento elaborato dai docenti uruguaiani, tra i quali spicca anche Marcel Achkar, membro dell’organizzazione ambientalista Redes – Amici della Terra Uruguay, riconosce che “non sono ancora disponibili i dati necessari” per risalire all’esatta portata dell’impatto delle fabbriche sul fiume Uruguay.

Tuttavia, aggiunge che “esistono numerosi studi che analizzano le reazioni dei pesci e di altri organismi acquatici allo scarico di effluenti di cartiere (simili) nell’acqua”.

I professori uruguaiani spiegano che esistono ricerche sul campo e di laboratorio che “hanno rilevato importanti modifiche nella fisiologia riproduttiva degli organismi acquatici”.

I ricercatori incoraggiano le imprese Botnia ed ENCE ad installare sistemi di trattamento di effluenti, che “non sono previsti” in nessuno dei progetti delle due compagnie.

Il rapporto rivela anche che “il sistema di somministrazione di acqua potabile della città di Fray Bentos si trova sotto la zona di discarica progettata” da Botnia ed ENCE, per cui il liquido arriverebbe contaminato in questo luogo.

Secondo il quotidiano uruguaiano La Diaria, i lavoratori di Botnia sono in sciopero da lunedì per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro.

Il giornale spiega che i 2600 lavoratori chiedono che vengano effettuate delle verifiche sulle gru utilizzate dall’impresa, che hanno già più di 30 anni. Due di queste gru furono già inabilitate dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale uruguaiano. Secondo La Diaria, un portavoce del sindacato della costruzione, Fabián Gadea, ha spiegato che un difetto in una di queste gru ha provocato la morte di uno dei lavoratori della Botnia.

Traduzione di Arianna Ghetti, revisione di Cecilia Silveri – Progetto Terre Madri – Traduttori per la Pace – Radiomundoreal – www.terremadri.itwww.traduttoriperlapace.org

Amigos de la Tierra

Lavori in corso

Lavori in corso

Attenzione: un problema tecnico (server SQL) impedisce l'accesso a questa parte del sito. Grazie per la comprensione.